Settembre, tempo di vendemmia, Tenuta Belvedere ha rispettato il cronoprogramma. Gli esperti dicono che sarà un’annata migliore del 2017, questo perchè la stagione 2018 ha permesso grazie alle piogge di ripristinare le riserve idriche e fortunatamente non ci sono state gelate. Inoltre negli ultimi mesi abbiamo avuto tempo soleggiato, caldo e stabile e anche un eccellente inizio di settembre, hanno consentito una maturazione ottimale delle uve.
La raccolta a Belvedere è iniziata partendo dai vitigni bianchi e proseguirà la prossima settimana, visto il perdurare del clima estivo, con quelli rossi. Questo consentirebbe di dare maggior corpo alla raccolta di questo tipo di uvaggio, salvo ovviamente, variazioni climatiche impreviste. Del resto l’Osservatorio del vino dell’Unione italiana vini (Uiv) e dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea) già avevano anticipato le buone previsioni per una vendemmia 2018 “quotata” tra i 47 e 49 milioni di ettolitri, contro i 42,5 milioni del 2017.
Questa stagione vitivinicola conferma la situazione di leadership di settore dell’Italia. Già nel 2017 il nostro Paese aveva mantenuto il primato produttivo mondiale tenendo a distanza entrambi i principali competitor. La Francia (36 milioni di ettolitri di vino) e la Spagna (35,5 milioni di ettolitri). Questo risultato si realizza, non solo in termini quantitativi ma anche qualitativi, infatti la fase di tempo stabile e soleggiato pre-vendemmia ha favorito molto la regolare maturazione delle uve, condizione necessaria non solo per i volumi prodotti, ma anche per il raggiungimento del giusto sviluppo del grado zuccherino e del quadro acido ed aromatico.
Alla Tenuta Belvedere , in questo senso, siamo molto attenti a scegliere i momenti più appropriati per l’inizio vendemmia anche attraverso una giornata specifica di valutazione delle uve, campioni dei vitigni vengono infatti analizzati per decidere, in base alla maturazione, la tempistica migliore. Questa procedura è funzionale ad una scelta precisa sulle priorità di raccolta dei singoli vitigni in modo da esaltarne le rispettive qualità organolettiche e di grado alcolico in fase di vinificazione. Tradizione ed innovazione vengono unite per fornire al cliente una sempre maggiore qualità di riferimento.
Siamo sempre stati coerenti in questo senso. Non solo abbiamo curato le piante più vecchie, fusti di 30 e più anni, ma abbiamo mantenuto anche la tradizione enologica locale, ad esempio sfruttando il metodo di crescita a doppio archetto capovolto oppure potando secondo i consigli dei nostri contadini. E’ fondamentale nella nostra filosofia produttiva non perdere un patrimonio di radici così profonde e preziose che in abbinamento alle tecniche enologiche moderne ci consenta un alto livello di qualità enologica senza perdere il senso della nostra storia.
Paola e Marco Brettoni
Tenuta Belvedere Press Office
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